venerdì 3 dicembre 2010

la luna nuova del solstizio

Luna, luna sottile e calante.. circondata da una miriade di stelle e' la regina sovrana..
un sottile sorriso nel cielo, osserva le nostre esistenze..
la notte, gelida e oscura e parte di questa prima settimana di dicembre..
meno trentacinque, meno quaranta, gli alberi sono coperti di ghiaccio,
di tanto in tanto una brezza gelida li fa cantare, li fa sospirare..
Alaska, Alaska e Alaska.. e il suo cielo stellato..

mi aggiro con gli sci di fondo,
con gli sci di alpinismo,
in motoslitta,
sperimento la foresta boreale,
respiro aria gelida,
imparo dalla notte,
percorro sentieri nella natura piu' selvaggia,
e dentro di me,
imparo...
cresco e mi sento forte..

ora vi racconto una storia, una storia che accadde lo scorso agosto.. prima di partire per l'Alaska.. 28 agosto 2010 - Val Lunga di Tartano, il luogo dove un giorno tornero'..

L'aprire una mappa, quella della Val Masino, il cercare un pizzo sulla carta, il domandarsi da quale parte si possa salire.. pianificare una salita, piccole cose che non facevo da tempo.. Correre in solitaria, avventurarsi fra le pu' alte creste della Val Tartano, incontrare un paio di camosci, guardare i volatili, pensare, libero..

arrabbiarsi per un ideale, sotto le belle creste del Cuminello, verso la cima Vallocci, sentire il fuoco che ti travolge di nuovo quando uno sconosciuto osa dirti non sono contento che si passi di qui.. "ho messo delle cose in basso".. lasciare questo scrigno vuoto col cuore gonfio di rabbia.. salire in tutta fretta, guardare la Vallocci, simbolo di liberta' piu' alta.. il cuore batte forte, la milza fa male mentre ti allontani in tutta fretta.. correre in salita.. pensare, pensare.. pensare che veramente, in questo pomeriggio di agosto, mentre tu solo, salivi e scendevi libero diverse cime della Val Lunga di Tartano.. E' successo veramente che qualcuno ti abbia detto ìnon sono contento che si passi di qui
e su, su, su per quella bella cresta di antica roccia metamorfica che silenziosa osserva le corte esistenze di animali ed uomini. Solo. Maledicendo l'avarizia, la superbia.. maledicendo il denaro che acceca l'uomo.. denaro che porta alla sconfitta.. inesorabile..
Arrampico, mi attacco alle rocce, voglio allontanarmi, voglio mettere chilometri fra me e il male.. e penso.. rabbia, fuoco, passione, voglia di combattere, di nuovo.. di nuovo.. di nuovo..
ben presto la croce di vetta.. la cima Vallocci.. il Cristo tranquillo.. lo bacio, mi segno.. guardo il Disgrazia, guardo il Bernina, guardo il Badile, guardo il Cengalo.. guardo il Piz di Corf, salito stamane.. prego in silenzio.. guardo in basso verso il Cuminel.. sono in vetta, li guardo dall'alto, guardo "quelle cose" dall'alto e le derido, le derido con sdegno. Ridiscendo la Dordona di corsa.. corro verso il mio Costo dove vedo la bellezza e l'entusiasmo dei miei cuginetti e cuginette, saluto l'operosita' e la tranquillita' dei mie zii e delle mie zie.. mi rallegro con la serenita' della mia nonna.. e ripenso, quasi come fosse un brutto, brutto ricordo.. ripenso a quelle serpi che in qualche modo.. in qualche modo.. in qualche modo sono cosi' diverse da me..


ma nelle vallate alpine non vi sono solo serpi.. vi sono aquile e camosci, vi sono marmotte, vi sono falchi..
che mai il camoscio debba fermare il proprio passo per desiderio delle serpi..
che la marmotta fischi e ci allerti della loro non voluta presenza..
che il falco voli in picchiata e purifichi le nostre valli..
che l'aquila vigili alta da lassu' per fare in modo che non ritornino piu'..

l'estinzione del resto.. E' una norma nel regno animale..
si estingueranno?
noi di certo mai ci schiereremo dalla loro parte e mai staremo al loro gioco..

tornero' in Val Lunga di Tartano...
e faro' la vita al Costo.. questo e' il mio desiderio..

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