venerdì 24 settembre 2010

La Gemma della Val Lunga

Gemma, qualcosa di prezioso, di unico, di introvabile..
una Gemma e' bella, ti scalda il cuore con il suo colore..
una Gemma e' dura, resiste alle intemperie, di lei ti ci puoi fidare..

Nacque nel febbraio del 1920, nella Val Lunga di Tartano e i primi mesi della sua vita forse non furono semplici. Gli inverni da queste parti non sono semplici. Il freddo gela i torrentelli, le alte montagne impediscono al sole di trapelare, le grandi nevicate bloccano le vie di comunicazione, le valanghe, sornione e crudeli, attendono il momento in cui travolgeranno piante, animali, persone forse..

Ma ben presto vide il disgelo e la primavera. Vide i monti tornare verdi e forse da allora la contentezza si instauro' nel suo animo, la rese serena, forse imparo' subito che il gran gelo e' seguito dal rifiorire, forse capí immediatamente che bisogna sacrificarsi e far fatica per superare l'inverno.. all'inverno segue sempre la primavera.. dopo un temporale ci sara' sempre una schiarita..

Lavoro.. lavoro.. la nonna Gemma lavoro' molto, sin da piccola lavoro' sempre con onesta dedizione..da queste parti non si poteva essere disonesti, il danaro serviva per vivere, non per comprare matoccherie che si vedono alla tele, si lavorava duro per mangiare, si lavorava duro per vivere, e si sorrideva per poco, forse per un pezzo di polenta e formaggio, forse per l'aria fresca del mattino.. lavoro, onesto, duro..

chissa' quante volte la nonna Gemma avra' osservato quel pizzo laggiu'.. il Piz dela Scala.. 2427 m..



Si sposo', attese il marito mandato a combattere in Russia da quei lontani politicanti che decisero di farsi una guerra negli anni quaranta. Il nonno torno', fece una famiglia, una numerosa famiglia, una famiglia cresciuta con quei valori che paiono scolpite nel cuore della gente di queste montagne: famiglia, operosita' e buoncuore. e da essi nipoti, molti nipoti.. e tra questi, fortunatamente, il sottoscritto..

La ricordo nei prati, mentre saliva a piedi scalzi i ripidi fianchi dei monti della val Lunga, ricordo i mazzuoli di fieno che mi preparava, allora ero piccolo, ricordo che mi faceva arrabbiare quando mi faceva raccogliere il fieno che era ancora un po' bagnato.. era pesante.. ed io forse ero un poí un lazzarone..
La ricordo quando percorreva tutto il campo appena segato a raccogliere ogni pagliuzza.. la ricordo mentre seduta martellava le falci per rifarne il filo, toc, toc, toc.. mi pare di sentire quel rumore proprio ora..
La ricordo quando mi sgridava perche' le scappavo.. andavo a giocare al pallone con gli altri bocia nelle altre contrade della val Lunga.. sempre dre' a bucia' mi diceva..
La ricordo quando passavo a salutarla prima di tutte le mie solitarie salite o sciate lungo i monti della val Lunga.. su per li scimi.. mi diceva sempre di stare attento a non cadere.. e di stare attento alle valanghe..
La ricordo quando si chiedeva il perche' me ne andavo cosi' lontano da casa per lavorare.. ma truaret mia negut chio' dre?
La ricordo per la sua serenita'.. e per il suo buonumore..

Si e' addormentata la nonna Gemma, ci ha lasciato, ha voluto finire la sua ultima estate alla Pila, non ha voluto nemmeno aspettare che le piante iniziassero a tingersi di rosso, l'estate se ne e' andata e la nonna l'ha seguita. Del resto come biasimarla..
Nonnina io ti saluto.. continua a guardarci da lassu'.. anche perche' senza l'aiuto di voi che siete lassu' noi siamo un poí nei guai..

ho scritto della Gemma della Val Lunga.. preziosa, rara, forte..
ho scritto perche' nessuno la dimentichi.. ho scritto perche' la mia famiglia e' lontana ed io sono qui.. ho scritto perche' ho vissuto, vivo e vivro' con i valori di quella Gemma nel cuore..

3 commenti:

elNibi ha detto...

commovente Alessio, un abbraccio forte. Condoglianze a tutta la famiglia.

Unknown ha detto...

Bravo Alessio complimenti se lo merita proprio tua nonna Gemma un bel ricordo così. Inoltre hai ritratto un pezzo di vita di Tartano che non esiste più. Complimenti. P. Beniamino

annaevitto ha detto...

anche se in ritardo ti ringrazio per come hai ricordato la nonna ora è stato publicato sul bollettino cosi l'han potuto leggere anche chi non accede a internet......ha ragione elNibi sarà la lontananza ma tu riesci sempre a commuoverci.ituoi cari