Siam dunque ritornati trionfalmente in quel del sud-ovest del galles, con un sacco di cose da fare, una spedizione nell’artico da organizzare, una pubblicazione da scrivere.. ho ripreso posto nel mio ufficio del glaciology.. siamo ora diventati 22.. un sacco di gente.. un sacco di nuova scienza viene prodotta in questo posto.. gli altri, quelli del gruppo che si occupano della groenlandia hanno appena spedito un’articolo per Science.. la rivista piu’ importante che esista, siamo tutti in attesa, tutti in trepidazione, speriamo tutti che l’articolo venga pubblicato.. dovete sapere che se un articolo va su Science vuol dire che spazza via tutto il sapere precedente con nuove evidenze, e porta avanti, di un bel pezzo, la comprensione che il genere umano ha su un certo processo, un certo meccanismo, una certa situazione.. e’ un po’ il punto di arrivo di ogni scienziato, spiriti mai sazi, che vivono di domande e provano e riprovano sino a che non trovano delle risposte..
Dolci profili salendo la Dordona, alpeggio sacro, alpeggio vissuto, alpeggio abbandonato.. ahime'..Ho trovato casa, a mumbles, lontano dalla citta’, in un posto tranquillo, un villaggetto di pescatori fra baie rocciose e spiaggette dolci e sabbiose.. vivro’ con tre studentesse di medicina, sembrano molto care.. vi raccontero’ tutto nel corso del vivere.. la casa e’ bellissima! ha il camino e pure la lavastoviglie! dovreste vedere.. per andare in universita', al lavoro, devo farmi un venti minuti in bicicletta lungo la pista ciclabile sul mare, che unisce la cittadinella di Mumbles alla citta' ben piu' grande di Swansea.. e' tutto gradevole.. sono felice! ripartiamo, di nuovo, verso l’incognito! che dire.. vi ringrazio.. sono stato bene a casa, vi ho rivisto, vi ho nel cuore..
e adoro ogni singolo giorno la mia famiglia, quella che si chiama Gusmeroli..
padre, madre, cugine, cugini, zii, zie, nonna, nonno..
grazie.. vi ho nel cuore..
ogni giorno.
Cresta aguzza di roccia metamorfica nella Dordona di Tartano.. con un toro la' che sta togliendo le pelli e preparandosi per una gran discesa..
attacco un pezzo che scrissi a casa.. un altro dodicesimo di anno se ne è andato, passato veloce, come un fulmine che a ciel sereno cambia l’esistenza di una persona.. e come un fulmine.. passa presto.. e l’esistenza fatta delle meravigliose certezze della valle.. tornerà ben presto quella di prima.. senza bianche cime da salire.. senza bianchi pendii di polvere da sciare..tuttavia mi sono ricaricato, le giornate in valle sono state dolci, dolcissime.. ho incontrato, discusso, bevuto, cantato.. con le persone che da sempre mi sono state vicino, che da sempre mi danno coraggio.. il coraggio necessario per intraprendere folli voli e folli azioni.. adesso si riparte.. domani comincerò col tentare di piegare magliette, pantaloni e cose varie che si devono portare quando riparti.. e ripartirò.. per quanto? boh è la risposta.. sono certo che tornerò a settembre, verso la fine magari.. il resto non si sa.. magari torno anche prima.. magari boh.. che ne so! non so nemmeno dove andrò a vivere il mese prossimo.. torno in galles dunque.. torno nell’amata ed odiata britannia.. e da lassù continuerò a raccontarvi cosa mi succede, sperando di ripartire ben presto verso il nord.. verso le lande fredde e bianche.. in valle siam stati..

Le Orobie Valtellinesi.. in questi monti ho iniziato a far scienza.. in questi monti torno.. e imparo a vivere..
è dal 3 gennaio che provo a mettere per iscritto le mie impressioni nel tornare.. ma ogni volta ricomincio.. in quanto puntualmente.. da buon lupo ribelle che sono.. entro sempre nell’impubblicabile trappola del fuoco.. quella che ti fa urlare l’amore per la tua terra.. impubblicabile perché vi sarebbero (magari) aperte critiche alla situazione attuale.. che farebbe storcere il naso a parecchia gente.. quindi le mie impressioni saranno maestralmente filtrate.. forzatamente filtrate dalla necessità di non aprirsi troppo.. però una cosa ve la devo dire..disprezzo, non tollero e condanno ogni forma di razzismo, perché è facile stimare il monaco tibetano solo perché è figo come le montagne himalayane, è facile decantare le lodi del calciatore di colore che è pedina fondamentale della squadra del cuore, è facile godere delle bellezze delle donne dell’est quando le si vede, schiave, in un night o, si parlo con voi, ancor peggio, su di una strada… è difficile invece aprire gli occhi e compredere che vi sono paesi con guerre, limitazioni sociali, fame, estrema povertà.. e codesta gente cambia paese, con sogni, aspirazioni, voglia di vivere magari.. provatelo sulla vostra pelle a vivere in un paese che non è il vostro.. capirete che la multiculturalità e il rispetto delle altre culture..è vita..disprezzo, non tollero e condanno ogni forma di razzismo, in quanto base di ogni guerra, e prima forma d’odio.. sentiamoci valtellinesi piuttosto.. il nemico non è così tanto lontano.. e non ha certo il colore della pelle diverso dal nostro.. ma ora debbo fermarmi
la dolcezza del Gavedo, in una dei tanti giri, accompagnato da quei duri Tartanoli.. grazie ragazzi.. di cuore..
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