venerdì 21 novembre 2008

22 giorni e sono a casa, 22 giorni e rivedrò la mia valle, dopo 8 mesi..
8 mesi.. son tanti vè? te ridi.. stai te lontano da casa per 8 mesi.. poi ne riparliamo.. avevo paura quando son ripartito, lo scrissi, qualcuno ha visto le mie lacrime, qualcuno l’ha visto, l’ha percepito, la sicurezza della bella valle, l’insicurezza del resto del mondo, quei monti, quella famiglia, quel clan, di gente per bene, che lavora duro e che fa di tutto per aiutarti..che frignetta che sono.. mi son messo a piangere a rivedere le montange quando ci volavo sopra, mi son messo a piangere quando ho abbracciato i miei amici prima di ripartire, da solo, come sempre, verso l’ignoto, verso esperienze a volte esaltanti, a volte struggenti, a volte difficili e a volte dolci.. l’ignoto..

la valle.. la valle la valle la valle.. è arrivata una ventata anche in britannia, dopo sei sette mesi sotto questo tetto nuvoloso ho condiviso del tempo con qualcuno che parlava il dialetto, con qualcuno con cui puoi dialogare solo come dialoghi con i duri della valle.. la valle..
ma non tutti sono duri, ragazzi fate una cosa, fatelo però.. se in qualsiasi momento vedete qualcuno che fa qualcosa di sporco, fa qualcosa di non giusto, battetevi.. alzate la testa.. guardatevi dentro, siete persone meravigliose, avete voglia di fare, avete buoni principi, lavorate duro,
non fatelo.. non lasciate passare le cose inaccettabili, vivete per un sorriso, non vivete per i soldi.. i soldi non danno felicità.. i soldi fanno schifo.. e coloro che ti governano vivono per i soldi.. sono sporchi, e non hanno felicità.. fatelo.. non sopprimetevi.. non fatelo.. vi prego.. vivete, date il vostro meglio.. vivete.. credete.. ma fatelo.. fatelo per me.. fatelo per voi.. fatelo per quella terra che chi è lontano ama e che è vicino vivacchia.. e guardatevi.. siete incredibili, siete dei pezzi d’oro e valete molto più di quanto cacchio pensate.. cazzo valle.. svegliamoci.. non lasciate passare.. riprendete il vostro posto..


veniam da quelle montagne, eravam noi quelli che cinquant’anni fa facevan fatica a trovare da mangiare, eravam noi quelli in giro con le scarpe rotte, eravamo noi quelli che andavan dietro alle mucche, noi quelli che facevano i muratori, noi quelli che diciamo nessuno ti regala niente..
e le lezioni di vita più grandi non le prendi certo da quei mongoli vestiti bene e con i soldi..
perché loro sono sporchi!
le prendi dalle persone più semplici.. quelle che vivono onestamente, e amano, e riescono ancora a capire che la cosa più preziosa del mondo è ancora un sorriso..
non quei mongoli che con l’arroganza e il loro macchinone di lusso hanno la presunzione di essere sopra..

corrotti cani randagi.. guardatevi le spalle, guardatevele bene.. anzi non fatelo, perché se mai qualcuno vincerà la vostra disprezzabile insignificanza lo farà guardandovi dritto negli occhi.. e il vostro desiderio sarà di essere su un altro pianeta.. perché un lupo quando ti guarda dritto negli occhi ti perlustra.. e ti punisce solo guardandoti.. perché i lupi non fanno sotterfugi e fano tutto alla luce del sole.. e piuttosto di colpire un nemico alle spalle rischiano la sconfitta..
e ce ne sono in giro di lupi, un sacco di lupi.. e i lupi vivono in branco, amano il loro branco.. e sanno esattamente come vivere, e vivono in mezzo a bufere, tempeste, vivono in mezzo al freddo, in mezzo alla neve..
non come voi.. randagi… che campate di ciò che gli altri vi lasciano.. ciò che gli altri vi regalano, inconsciamente.. perché voi randagi siete furbi.. i lupi son leali.. i randagi sono furbi..
quanto stiamo regalando? quanto meriteremmo? quanto in più?
svegliamoci.. assieme.. ma assieme.. se no non funziona..
ora magari vado a casa.. perdonatemi lo sfogo..


il mio problema è che mio padre mi ha insegnato ad amare la gente, tutti, ad amarli.. e a rispettarli.. anche se ogni tanto sono stronzi, noi lupi sorridiamo e ci crediamo, come degli sciocchi.. ci crediamo sempre che il bene vincerà.. e il bene vincerà.. e fare il bene, anche gratuitamente, non è debolezza.. non lo è cazzo.. e uccidetemi ora..ora.. se qualcuno afferma il contrario ..
l’altro mio problema è che mia madre mi ha insegnato a sopportare qualsiasi cosa.. qualsiasi pugnalata la vita ti da… noi lupi siamo sempre a testa alta.. e abbiamo il nostro dovere da compiere.. noi non abbiamo tempo per lamentarci.. noi amiamo…. e per quell’amore.. continuiamo.. e uccidetemi ora se quello che credo è sbagliato…

ora





e se c’è qualche lupo tra voi.. wildbrigade@hotmail.com
vi prego, se in qualche modo ciò che avete appena letto vi ha toccato, fatelo..
scrivetemi, fatelo..
poi vabè magari nessuno la legge sta cosa.. ma io mi sono stradivertito a scriverla……

sono certo che fra di voi non c’è nessun randagio.. perché i randagi son tutti bravi.. e sono randagi solo quando si guardano allo specchio e si fanno schifo..

che bello essere dei lupi quando ti guardi dentro.. poco bello?

lupi.. morirei per voi, adesso..
randagi.. avete tutto il mio disprezzo.. ma probabilmente le due parole (intendo tutto e disprezzo) non bastano per descrivere quanto insignificanti, inutili e spregevoli siete ai miei occhi..




































1 commento:

Pamela ha detto...

Cazzo, avevo scritto il commento ma non ero registrata e me l'ha cancellato sto stordito. Che nervoso incredibile. Odio la tecnologia. Perchè non posso mandarti un piccione che ti porti il mio messaggio scritto con queste belle zampette che si agitano veloci su questa tastiera? Cazzo!!!!

Scusate la volgarità, veramente, ma la tecnologia farebbe sbottare anche il più pacifico dei monaci buddisti.

Ok,ora mi sono calmata. Però ho perso l'ispirazione.

Mh Mh. Ci riprovo, anche se so che non sarà la stessa cosa.

Bimbo, non posso che essere d'accordo con le tue parole. Come tu ben sai io voglio lottare, voglio capire, voglio comprendere e scoprire cosa c'è nel cuore dei "nostri". Sono un'anima in pena, in cerca di risposte agli interrogativi che le esperienze mi fanno emergere. Ma anche io credo nel bene di ognuno e nella possibilità di fare, ma spesso mi accorgo che ciò che manca è il coraggio, il coraggio di esprimere, il coraggio di esporsi e si preferisce rimanere in disparte, "nella media più assouta", nella "globalizzazione" e nella "massa". Proprio per questo porterò avanti le mie idee che già conosci e che maturano giorno dopo giorno, prendono forma nei pensieri e si strutturano. Ti terrò informato sui prossimi movimenti.

Con immmenso affetto
tua cugina (quella grande)