lunedì 2 marzo 2009

in attesa di partire..

Chiedo perdono per l'assenza, le settimane volano, il tempo passa e tu non te ne accorgi.. la primavera sta di nuovo giungendo, l'acqua del mare si scalda di settimana in settimana, vivo lavorando, vivo condividendo serate con i compari del glaciology.. il fine settimana mi butto nell'oceano con la mia tavola da surf e fisso il mare, impetuoso, viscoso, drastico, re del movimento, elegante, chiassoso, dolce..

il mare.. nella baia di Swansea.. sto imparando ad amare questo elemento.. cosi' diverso dai miei monti.. cosi' uguale in certi versi tuttavia..
Domenica sono andato in un piccolo pub, da solo, e' un po' una bettolaccia, popolata da gente del posto.. welsh.. muratori, piastrellisti, gente semplice.. diversi dal mondo di universitari in cui sono immerso.. ho guardato il rugby con loro, brindato contro all'inghilterra mentre giocava l'irlanda.. mi hanno accettato.. subito.. mi dicevano che non amano molto il park, il pub dove spesso mi reco con gli altri del glaciology.. "la' ci sono avvocati, dottori.. gente su di livello.. " mi diceva Lee.. un ragazzo nato e cresciuto nel villaggio "non ci vogliono la". Gerarchismo britannico.. bah..
Ero uno di loro.. e volevo esserlo, perche' so cosa significa scaricare un camion di cemento, far su la molta, armare e disarmare.. sono grato di aver provato tutto cio'.. il lavorare in universita' ti fa perdere il senso del vero mondo.. quello che suda, quello che inizia a lavorare il lunedi' e gia' non vede l'ora del venerdi'.. a quel mondo io brindo.. e quel vero mondo ha tutta la mia stima e rispetto..


Mumbles.. ogni mattina quel faro mi guarda.. la primavera sta arrivando e l'alba di giorno in giorno va colta sempre prima.. assaporo queste ultime due settimane in riva al mare.. presto tutta l'acqua sara' gelata e il bianco regnera'.. silenzioso.. sovrano..


Si riparte, da oggi ogni singolo gesto sara' dedicato alla seconda campagna a Tarfala, ho prenotato il viaggio, staro' nella lapponia svedese per circa sei settimane.. spendo parte delle mie giornate controllando tutto, di sotto, nel polveroso field-store del glaciology
pian pianino.. il piano A si va formando..
Un sacco di cose sono successe in questi giorni, il radar e' giunto dal nord dell'Inghilterra.
Il piano originale prevedeva la classica spedizione glaciologica in terreni nevosi artici o antartici che siano.. giovando delle motoslitte e del fatto che possono trasportare te stesso ed un sacco di equipaggiamento sul ghiacciaio. Lo feci alle Svalbard e tastai con mano l'eccezionale comodita' del puzzolente e rumoroso mezzo. Manco non si dica, la legge svedese non mi consente di guidare motoslitte, la mia patente e' troppo giovane, ho bisogno di una patente apposita..ci ho ho provato, ho telefonato a Kiruna ma i corsi sono solamente in svedese, il che come potete immaginare e' un problema. Mica ci facciamo scoraggiare noi no?

La baia di Three Cliffs e' una delle piu' belle della penisola di Gower.. ragazzi venite a trovarmi.. cucinero' qualcosa, berremo un bicchiere di rosso davanti al camino.. e il giorno dopo ci faremo una camminata lungo queste spiaggie..

La spedizione verra' fatta interamente con gli sci e le pelli di foca, qualche Spini direbbe.. "Nnnoooooooooon siamo miiiiiica in giiiro a far ridere noi di Tartano".. detto fatto.. Tarten de sas il sottoscritto se ne stara' per sei settimane in mezzo alle cime della lapponia svedese tirando antenne con il piu' diffuso mezzo di transporto in val Tartano: gli sci d'alpinismo. La cosa non e' del tutto negativa in quanto se fai scienza affidandoti al 100% sulle motoslitte puoi trovarti a piedi. Una motoslitta media raramente riesce a viaggiare in salita in mezzo a piu' di mezzo metro di polvere, si blocca, non riesce a passar su. L'Artico Svedese e' molto molto piu' nevoso delle isole Svalbarde puo' accadere facilmente che la motoslitta diventa inutilizzabile dopo una fresca nevicata.

Three Cliffs.. significa tre pareti, che, come una coda di drago attendono l'arrivo dell'alta marea..


L'unica cosa che puo' fermare invece una giornata di lavoro con gli sci e' chiamato white out, e' tipo una bufera di neve, tutto diventa bianco e non vedi una mazza. Altrimenti.. via hop-hop.. pelli ai piedi e pedalare.

La seconda seccatura riguarda il portatile di campo, come qualcuno di voi forse sapra' quello che ho usato la scorsa estate in Svezia e' pesantissimo e ingombrantissimo, una mazzata sulle palle da trasportare ogni giorno dalla base al ghiacciaio con gli sci. Ho rimediato qualcuno qui in dipartimento che ha un portatilino ultra sexi e iperleggero. Ovviamente non vuole parlare con il mio radar quindi.. ahime' mi tocchera' ancorauna volta trasportare il supermostro su e giu' per i monti..
Il sostegno da casa e' fondamentale, ho ricevuto supporto dal BIM, dalla Barbara e dalla Virgi; il Vitto mi ha messo a posto gli sci, colla e pelli sono pronte per le sei settimane nel nord,

il Ricky e il Puntel verranno a darmi una mano a Tarfala. Credo sia una delle rarissime volte, nella lunga storia della glaciologia britannica che una spedizione invernale viene organizzata con questa logistica. Le insidie sono molte, in primo luogo temo grosse nevicate che possono coprire tutto il mio equipaggiamento lasciato in scatoloni di metallo, sul ghiacciaio.. ho comprato due nuove sonde che mi permetteranno di capiredove dovro' scavare in caso di nevicate. 6 settimane a Tarfala..
tifate sempre per il piano A

vi penso sempre..

THERE IS a power in a union.. this is for you brother..







1 commento:

dany ha detto...

..questo intervento mi ha davvero commossa..forse perchè sono un pò anche io così.. perchè il lavoro del muratore, del magut è sempre il migliore.. perchè è quello che fa il MIO PAPà! e tu fiero delle tue origni come sempre! un tartanool doc! :)